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Max De Aloe Quartet
Bradipo

Abeat Record 2010
ABJZ 060

1) L’aria in mezzo ( Max De Aloe)
2) Bradipo
3) Partiamo all’alba

Pink Floyd Suite:
4) Breast Milky (Mason,Gilmour, Waters,Wright & Geesin)
5) Freely drawn from Sheep (Roger Waters)
6) Shine on you Crazy Diamond part IX (Richard Wright)
7) Lee and jackson ( Max De Aloe)
8) La belle Héléne ( Roberto Olzer)
9) Notturno ( Marco Mistrangelo)
10) Piano Sequenza ( Max De Aloe)
11) La Strada ( Nino Rota)

Track 06 - Lee and jackson - (Max De Aloe)


Max De Aloe, cromatich harmonica
Roberto Olzer, piano
Marco Mistrangelo, double bass
Nicola Stranieri, drums

Recorded September 29, 2008 and Mixed October 18, 2008
at Artesuono, Udine by Stefano Amerio


Produced by Max De Aloe for Abeat Records

Design by Antonella Trevisan

Photos by Roberto Cifarelli

For contact and information:
Max De Aloe
info@maxdealoe.it
www.maxdealoe.it



RECENSIONI

CONSIGLIATO DA MUSICA JAZZ
– Ottobre 2010 -

Sta senza dubbio tra le forse vive di recente immessesi nel jazz italiano De Aloe, e non soltanto il solista - posto in particolare luce dallo strumento che ha scelto di far rivivere - ma anche il compositore e non da ultimo il leader, per come ha fatto crescere l'attuale suo bel quartetto. In 'Bradipo' sono ribadite queste tre qualità, non senza un'interessante progressione stilistica rispetto al fortunato 'Lirico Incanto', inciso otto mesi prima per la stessa Abeat. Svincolato dai temi classici là percorsi, il lirismo dell'armonica ha libero sbocco, sale di quota, si abbandona ai venti della fantasia, ora con finezza, ora con intensità. Tra i partner la maggior evidenza spetta all'elegante Olzer, ma continuo, assiduo ed efficace è il lavoro di Stranieri e Mistrangelo: il pizzicato di quest'ultimo ha gran parte nel primo brano della breve suite sui Pink Floyd. Notturno (dello stesso bassista ma dove c'è un buon assolo di batteria), La Belle Hélène (do Olzer) e la felliniana La Strada (di Nino Rota) completano bene le cinque composizioni del leader.
(Maletto)


A PROPOSITO DI JAZZ
- www.online-jazz.net - Novembre 2010

Ancora una prova maiuscola di Max De Aloe che si conferma musicista di grande levatura. Ben coadiuvato da Roberto Olzer al piano, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Nicola Stranieri alla batterista, l’armonicista ha confezionato un album che si ascolta con grande interesse dal primo all’ultimo minuto. Come abbiamo già imparato dai precedenti album, Max ama le melodie ampie, distese che riesce a disegnare al meglio con il proprio non facile strumento, dando la giusta profondità ad ogni singola nota che si susseguono, così,  come in una sorta di racconto che ha un inizio, uno svolgimento e una fine. E questo andamento filmico è sottolineato dalla presenza di alcuni brani: “L’aria in mezzo” ispirato a “Mare dentro” di Amenàbar, “Lee and Jackson” espressamente dedicato al grande amore tra Lee Krasner e Jackson Pollock, “Pianosequenza” un omaggio al film “Nodo alla gola” di Hitchcock… per finire con “La strada” di Nino Rota.  Il tutto con momenti di grande trasporto che riescono veramente a toccare chi si avvicina alla musica scevro da ogni superficialità. In quest’ambito tutti i musicisti si esprimono al meglio, con il pianista che non si limita a punteggiare le esposizioni del leader ma si lancia egli stesso in assolo quanti mai centrati (lo si ascolti soprattutto in “La bella Hélène” di Olzer) e con una sezione ritmica perfetta per questo tipo di musica, in grado di fornire sempre il giusto supporto ritmico – armonico. I temi sono tutti molto affascinanti sia che si tratti di composizioni originali del leader o del bassista sia che provengano da repertori altrui come la straordinaria “Pink Floyd Suite”.
(Gerlando Gatto)


ALL ABOUT JAZZ
Novembre 2010

Ha un forte impatto descrittivo Bradipo, il nuovo lavoro in studio del quartetto capitanato dall'armonicista Max De Aloe. Questo perché le rivisitazioni presenti in scaletta sono tratte da autori che alle immagini hanno dedicato un'importanza vitale, e perché alle immagini - di film, di vita vissuta - si ispirano anche i brani autografi. Tra le molte cose buone va evidenziata l'idea di pescare nel repertorio pinkfloydiano per creare il cuore pulsante dell'intero concept: "Breast Milky," "Sheep" e "Shine on You Crazy Diamond part IX" legate tra di loro, come mai prima nessuno si era sognato di azzardare, restituiscono netta l'idea di movimento, di sfasamento temporale. Indovinata anche la mossa di aprire l'album con un tema dal carattere forte come "L'aria di mezzo," capace di sedurre l'ascoltatore e di incuriosirlo fino alle chiusura sulle note de "La Strada," lo splendido tema di Nino Rota. In Bradipo è difficile trovare momenti dove non sia l'armonica del leader ha rappresentare il filo conduttore del discorso, ma questo non impedisce al quartetto di produrre un lavoro coeso, senza evidenti punti di flessione, e dall'intensa coralità. 
Originale.
Valutazione: 4 stelle
(Roberto Paviglianiti)